
domenica 14 dicembre 2008
ELEZIONI DEI DELEGATI NAZIONALI AL CONGRESSO DEL PDL
Nei giorni 13 – 14 – 20 e 21 dicembre 2008, in Piazza della Repubblica a Sannicola, ( giorno 21 saremo presenti anche in Piazza San Biagio a San Simone e Piazza Immacolata a Chiesanuova ) verrà allestito il gazebo del PDL per l’elezione dei Delegati Nazionali all’Assemblea Congressuale del Popolo della Libertà.
Vi invitiamo ad aderire, poiché, tra i delegati nazionali in lista, è presente un esponente politico di Sannicola, il quale, prendendo parte al Congresso Nazionale, ci renderà orgogliosi ed onorati di essere partecipi della nascita del Popolo delle Libertà.
Vi invitiamo ad aderire, poiché, tra i delegati nazionali in lista, è presente un esponente politico di Sannicola, il quale, prendendo parte al Congresso Nazionale, ci renderà orgogliosi ed onorati di essere partecipi della nascita del Popolo delle Libertà.
sabato 29 novembre 2008
LETTERA DEI CONSIGLIERI DEL PDL AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO A. DE FILIPPO
LETTERA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE
Illustrissimo Presidente del Consiglio Comunale è con rispetto e stima che ci rivolgiamo alla Sua figura istituzionale, in quanto la credibilità e l’efficienza delle istituzioni rappresentano la risposta più alta dal punto di vista morale nei confronti del sistema politico nonché precondizione per ogni democrazia.
All’atto della sua elezione, avvenuta con voti sia della maggioranza che dell’opposizione, attraverso il discorso inaugurale ha esplicitato l’oggetto della carica da Lei rivestita, ovvero garante di correttezza, imparzialità e legalità nell’esercizio delle proprie funzioni, affermando, altresì, che appartiene alla maggioranza il diritto di governare, mentre all’opposizione quello di controllare.
Fatta questa indispensabile premessa, caro Presidente, con la presente esprimiamo tutto il nostro dissenso in merito all’ultima convocazione del consiglio comunale in via straordinaria del 29 novembre, in quanto non conforme a tutti quei principi alla base del rispetto tra maggioranza e opposizione.
Troviamo inaccettabile e improprio, dal punto di vista burocratico ed etico, convocare d’urgenza un consiglio straordinario che prevede come ordine del giorno, non uno, bensì dieci punti di estrema importanza, tra i quali spicca “l’assestamento di bilancio”.
Quali conclusioni si possono dedurre da questa condotta, se non quella di precludere di fatto all’opposizione la possibilità materiale di studiare minuziosamente i punti ad oggetto?
Portiamo alla Vostra attenzione inoltre, che non essendo politici di professione, ma rappresentanti del popolo e per il popolo, nel nostro tempo a disposizione dobbiamo far conciliare politica, lavoro e famiglia, e pertanto, sarebbe stato corretto e galante da parte Sua interpellarci con qualche giorno di anticipo, per pianificare la data dell’assise.
Poiché lo Statuto Comunale prevede all’art. 10 comma 2 l’utilizzo di convocazioni ordinarie per discutere e deliberare le linee programmatiche, tra cui bilancio di previsione e rendiconto delle gestione, non vogliamo credere che questa convocazione straordinaria con numerosi punti di discussione ed un orario poco consono agli impegni dei consiglieri di opposizione, sia stata premeditata per offuscare alcuni punti salienti dell’ordine del giorno.
In conseguenza alla condotta di cui sopra, il centrodestra non presenzierà all’assise del 29 novembre. Considerando questa assenza come atto di protesta formale, si sottolinea, per l’ennesima volta, che il consiglio comunale rappresenta il momento più nobile del confronto politico e sociale della nostra collettività, che non può essere considerato un passaggio dovuto.
Sannicola, 28 novembre 2008
I Consiglieri Comunali del PDL - Sannicola
Daniela Talà - Pinuccio Monteduro - Mino Piccione - Marzio Molle - Graziano Scorrano
Illustrissimo Presidente del Consiglio Comunale è con rispetto e stima che ci rivolgiamo alla Sua figura istituzionale, in quanto la credibilità e l’efficienza delle istituzioni rappresentano la risposta più alta dal punto di vista morale nei confronti del sistema politico nonché precondizione per ogni democrazia.
All’atto della sua elezione, avvenuta con voti sia della maggioranza che dell’opposizione, attraverso il discorso inaugurale ha esplicitato l’oggetto della carica da Lei rivestita, ovvero garante di correttezza, imparzialità e legalità nell’esercizio delle proprie funzioni, affermando, altresì, che appartiene alla maggioranza il diritto di governare, mentre all’opposizione quello di controllare.
Fatta questa indispensabile premessa, caro Presidente, con la presente esprimiamo tutto il nostro dissenso in merito all’ultima convocazione del consiglio comunale in via straordinaria del 29 novembre, in quanto non conforme a tutti quei principi alla base del rispetto tra maggioranza e opposizione.
Troviamo inaccettabile e improprio, dal punto di vista burocratico ed etico, convocare d’urgenza un consiglio straordinario che prevede come ordine del giorno, non uno, bensì dieci punti di estrema importanza, tra i quali spicca “l’assestamento di bilancio”.
Quali conclusioni si possono dedurre da questa condotta, se non quella di precludere di fatto all’opposizione la possibilità materiale di studiare minuziosamente i punti ad oggetto?
Portiamo alla Vostra attenzione inoltre, che non essendo politici di professione, ma rappresentanti del popolo e per il popolo, nel nostro tempo a disposizione dobbiamo far conciliare politica, lavoro e famiglia, e pertanto, sarebbe stato corretto e galante da parte Sua interpellarci con qualche giorno di anticipo, per pianificare la data dell’assise.
Poiché lo Statuto Comunale prevede all’art. 10 comma 2 l’utilizzo di convocazioni ordinarie per discutere e deliberare le linee programmatiche, tra cui bilancio di previsione e rendiconto delle gestione, non vogliamo credere che questa convocazione straordinaria con numerosi punti di discussione ed un orario poco consono agli impegni dei consiglieri di opposizione, sia stata premeditata per offuscare alcuni punti salienti dell’ordine del giorno.
In conseguenza alla condotta di cui sopra, il centrodestra non presenzierà all’assise del 29 novembre. Considerando questa assenza come atto di protesta formale, si sottolinea, per l’ennesima volta, che il consiglio comunale rappresenta il momento più nobile del confronto politico e sociale della nostra collettività, che non può essere considerato un passaggio dovuto.
Sannicola, 28 novembre 2008
I Consiglieri Comunali del PDL - Sannicola
Daniela Talà - Pinuccio Monteduro - Mino Piccione - Marzio Molle - Graziano Scorrano
giovedì 27 novembre 2008
venerdì 21 novembre 2008
mercoledì 5 novembre 2008
domenica 2 novembre 2008
RISPOSTA AL SEGRETARIO DI AN TONY INGROSSO
Egregio Segretario di A.N. Tony Ingrosso,
dopo aver letto con attenzione la tua lettera pubblicata sul blog di AN è doveroso da parte mia e di tutto il Direttivo di Forza Italia, un sincero ringraziamento per gli apprezzamenti relativi al nostro comizio di domenica 26 ottobre.
Personalmente, ti ringrazio per aver elogiato la mia lungimiranza politica.
L’attività di Forza Italia determinata, incessante, quotidiana e caparbia ci consente di smascherare tutte le menzogne che vengono propinate meschinamente ai nostri cittadini da parte degli esponenti dell’Amministrazione Comunale e del PD, abituati sino a poco tempo fa, ad imperare tranquillamente sulla nostra piazza.
E’ finito, il tempo per il centrosinistra di adagiarsi sugli allori, in quanto l’attuale centrodestra ha dimostrato quanto fragili ed incompetenti siano questi amministratori, i quali, in modo improprio, si definiscono “professionisti della politica”, ed invece altro non sono che esseri inutili e deleteri per il nostro paese.
Fatta questa indispensabile premessa, ti comunico che il nostro direttivo si è riunito per analizzare la situazione locale: pertanto, abbiamo rilevato nella tua lettera, alcune esposizioni condivisibili, nonché affermazioni che, in linea di massima, abbiamo sempre esposto e condotto con coerenza nel nostro percorso politico.
E’ evidente come i motivi di una partecipazione disgiunta alle ultime elezioni amministrative, derivino da ragioni prettamente politiche e non individuali, quindi non può e non deve esserci spazio per contrasti o rivalse personali, poiché non è possibile costituire un nuovo soggetto politico su delle basi così fragili. L’unico collante è, e deve essere, l’onestà, il lavoro, lo studio, la competenza e il coraggio di esporre le proprie argomentazioni per il bene della cittadinanza.
Considerato ciò, ti chiedo di riflettere, sull’attuale mutamento dei nostri partiti in ambito nazionale: un processo di fusione che deve avvenire in modo razionale e graduale.
Trattasi di un percorso con diverse tappe da rispettare, con metodi e criteri che sicuramente non potremmo decidere noi a Sannicola, ma saranno dettati da chi si sta attivamente impegnando a rendere questo processo organizzato e forte, onde arrivare alla Costituente con minor dubbi possibili da parte di tutti i partecipanti.
Nel contempo, nella nostra realtà comunale è auspicabile, e certamente fattibile, che su temi di interesse sociale i nostri consiglieri trovino una condivisione di intenti, basando l’opera sulla profonda conoscenza delle materie, le quali potranno essere oggetto di discussione in ambito consigliare.
Al momento è l’unico passaggio da intraprendere in attesa che il quadro politico nazionale si renda più chiaro.
Il mio auspicio è quello che si realizzi un grande PDL, coordinato da uomini capaci e con un alto profilo morale, per ridare dignità e orgoglio a tutto il Popolo di Sannicola, ed in particolare a quello del Centrodestra.
Cordiali Saluti.
Il Segr. di FI- PDL Mino Piccione
dopo aver letto con attenzione la tua lettera pubblicata sul blog di AN è doveroso da parte mia e di tutto il Direttivo di Forza Italia, un sincero ringraziamento per gli apprezzamenti relativi al nostro comizio di domenica 26 ottobre.
Personalmente, ti ringrazio per aver elogiato la mia lungimiranza politica.
L’attività di Forza Italia determinata, incessante, quotidiana e caparbia ci consente di smascherare tutte le menzogne che vengono propinate meschinamente ai nostri cittadini da parte degli esponenti dell’Amministrazione Comunale e del PD, abituati sino a poco tempo fa, ad imperare tranquillamente sulla nostra piazza.
E’ finito, il tempo per il centrosinistra di adagiarsi sugli allori, in quanto l’attuale centrodestra ha dimostrato quanto fragili ed incompetenti siano questi amministratori, i quali, in modo improprio, si definiscono “professionisti della politica”, ed invece altro non sono che esseri inutili e deleteri per il nostro paese.
Fatta questa indispensabile premessa, ti comunico che il nostro direttivo si è riunito per analizzare la situazione locale: pertanto, abbiamo rilevato nella tua lettera, alcune esposizioni condivisibili, nonché affermazioni che, in linea di massima, abbiamo sempre esposto e condotto con coerenza nel nostro percorso politico.
E’ evidente come i motivi di una partecipazione disgiunta alle ultime elezioni amministrative, derivino da ragioni prettamente politiche e non individuali, quindi non può e non deve esserci spazio per contrasti o rivalse personali, poiché non è possibile costituire un nuovo soggetto politico su delle basi così fragili. L’unico collante è, e deve essere, l’onestà, il lavoro, lo studio, la competenza e il coraggio di esporre le proprie argomentazioni per il bene della cittadinanza.
Considerato ciò, ti chiedo di riflettere, sull’attuale mutamento dei nostri partiti in ambito nazionale: un processo di fusione che deve avvenire in modo razionale e graduale.
Trattasi di un percorso con diverse tappe da rispettare, con metodi e criteri che sicuramente non potremmo decidere noi a Sannicola, ma saranno dettati da chi si sta attivamente impegnando a rendere questo processo organizzato e forte, onde arrivare alla Costituente con minor dubbi possibili da parte di tutti i partecipanti.
Nel contempo, nella nostra realtà comunale è auspicabile, e certamente fattibile, che su temi di interesse sociale i nostri consiglieri trovino una condivisione di intenti, basando l’opera sulla profonda conoscenza delle materie, le quali potranno essere oggetto di discussione in ambito consigliare.
Al momento è l’unico passaggio da intraprendere in attesa che il quadro politico nazionale si renda più chiaro.
Il mio auspicio è quello che si realizzi un grande PDL, coordinato da uomini capaci e con un alto profilo morale, per ridare dignità e orgoglio a tutto il Popolo di Sannicola, ed in particolare a quello del Centrodestra.
Cordiali Saluti.
Il Segr. di FI- PDL Mino Piccione
lunedì 27 ottobre 2008
COMITATO UN CORDONE PER LA VITA
Fiera di San Simone 28 ottobre 2008
Piazza della Repubblica
Il Comitato, nuovamente, si rende promotore, informando, sensibilizzando e stimolando la nascita di una cultura adeguata e di strutture di riferimento per la donazione del sangue del cordone ombelicale.
Comitato di Sannicola
Ref. Milana Monica
Piazza della Repubblica
Il Comitato, nuovamente, si rende promotore, informando, sensibilizzando e stimolando la nascita di una cultura adeguata e di strutture di riferimento per la donazione del sangue del cordone ombelicale.
Comitato di Sannicola
Ref. Milana Monica
mercoledì 22 ottobre 2008
PUBBLICO COMIZIO Forza Italia PDL
DOMENICA 26 OTTOBRE 2008
PUBBLICO COMIZIO DI Forza Italia - PDL
Piazza della Repubblica, ore 11,30
Parleranno:
Il Consigliere Comunale Graziano Scorrano
Il Segretario Cittadino Mino Piccione
Il Capogruppo alla Prov. Avv. Raffaele Baldassarre
Tutti i cittadini sono invitati a partecipare.
mercoledì 15 ottobre 2008
IRREGOLARITA' NEL BILANCIO 2007: FI - PDL DENUNCIA ALLA CORTE DEI CONTI
Nel disegno di legge del federalismo fiscale lo Stato ha trovato lo strumento adatto per colmare l’inefficienza amministrativa dell’apparato pubblico. La sua applicazione permette l’avviamento di procedimenti di responsabilizzazione della classe politica locale nei confronti dei propri cittadini.
Fatta questa adeguata premessa, informiamo che in data 29 settembre 2008 il Consiglio Comunale ha approvato con 12 voti favorevoli, 3 contrari e 1 astenuto il Conto Consuntivo 2007, che rappresenta per eccellenza la sintesi analitica dei risultati conseguiti dall’amministrazione nel corso dell’anno e sul quale il Consiglio Comunale, in modo responsabile e attento, esprime un giudizio in merito all’operato dell’amministrazione. Dopo un rigoroso studio, riteniamo che il suddetto bilancio contenga delle impostazioni di Entrata che, a nostro avviso, sono prive di qualsiasi titolo giuridico che le giustifichi. In particolare al Titolo I dell’Entrata C.M. “Recupero ICI ” sono accertati euro 150.000,00 interamente riportati a residuo 2008. Durante il suddetto consiglio, dopo una nostra istanza, è stato ribadito che a fronte dell’entrata di 150.000,00 euro, non vi è alcun atto prodromico idoneo a garantirne la legittimità. In virtù di questa attestazione, la suddetta cifra è illegittima in base all’artico 179 D.Lgs 267/2000 del Testo Unico, il quale dispone che l’accertamento delle entrate avviene come nel caso della suddetta cifra, a seguito di emissione di ruoli che ne certificano la ragione del credito. Tale mancanza, determina una gravissima irregolarità in tutto il Consuntivo 2007, che genera, da un presunto avanzo d’amministrazione di euro 6333,28, un inequivocabile disavanzo di euro 143.666,72.
Per quanto accaduto abbiamo sentito l’obbligo morale e istituzionale di denunciare all’organo competente (Corte dei Conti) le succitate gravi irregolarità contabili e finanziarie.
I Consiglieri FI – PDL
Mino Piccione
Graziano Scorrano
Fatta questa adeguata premessa, informiamo che in data 29 settembre 2008 il Consiglio Comunale ha approvato con 12 voti favorevoli, 3 contrari e 1 astenuto il Conto Consuntivo 2007, che rappresenta per eccellenza la sintesi analitica dei risultati conseguiti dall’amministrazione nel corso dell’anno e sul quale il Consiglio Comunale, in modo responsabile e attento, esprime un giudizio in merito all’operato dell’amministrazione. Dopo un rigoroso studio, riteniamo che il suddetto bilancio contenga delle impostazioni di Entrata che, a nostro avviso, sono prive di qualsiasi titolo giuridico che le giustifichi. In particolare al Titolo I dell’Entrata C.M. “Recupero ICI ” sono accertati euro 150.000,00 interamente riportati a residuo 2008. Durante il suddetto consiglio, dopo una nostra istanza, è stato ribadito che a fronte dell’entrata di 150.000,00 euro, non vi è alcun atto prodromico idoneo a garantirne la legittimità. In virtù di questa attestazione, la suddetta cifra è illegittima in base all’artico 179 D.Lgs 267/2000 del Testo Unico, il quale dispone che l’accertamento delle entrate avviene come nel caso della suddetta cifra, a seguito di emissione di ruoli che ne certificano la ragione del credito. Tale mancanza, determina una gravissima irregolarità in tutto il Consuntivo 2007, che genera, da un presunto avanzo d’amministrazione di euro 6333,28, un inequivocabile disavanzo di euro 143.666,72.
Per quanto accaduto abbiamo sentito l’obbligo morale e istituzionale di denunciare all’organo competente (Corte dei Conti) le succitate gravi irregolarità contabili e finanziarie.
I Consiglieri FI – PDL
Mino Piccione
Graziano Scorrano
venerdì 10 ottobre 2008
INTERVENTO DI FI-PDL IN CONSIGLIO COMUNALE DEL 29/9/08
Lo scenario economico-finanziario internazionale segna il passaggio di una crisi gravissima che sta investendo le economie di tutti i paesi. Anche l’Italia sta percorrendo un periodo nettamente negativo dal punto di vista economico, con una crescita del Pil ridotta allo zero, con tutte le conseguenze che ne derivano, tra cui crescita dell’inflazione, abbassamento del potere d’acquisto, aumento dell’indebitamento pubblico.
Tutto ciò deve farci riflettere su come intervenire per arginare questa crisi che colpisce istituzioni pubbliche e private. Lo Stato, secondo il mio parere, che va ad allinearsi al parere di molti economisti, ha trovato nel disegno di legge del federalismo fiscale uno strumento valido per colmare l’inefficienza dell’apparato pubblico. La sua applicazione permette l’avviamento di procedimenti di responsabilizzazione della classe politica nei confronti dei propri cittadini: ciò risponde all’esigenza, diffusamente sentita, di avvicinare il potere politico-amministrativo al cittadino ed alla domanda di servizi, prestazioni, dotazioni infrastrutturali provenienti dal territorio.
Attraverso l’assegnazione diretta di responsabilità, il federalismo fiscale permette di ridurre la spesa pubblica e di conseguenza, di avere dei vantaggi, in termini di risparmio fiscale, per i cittadini. Questa opportuna premessa rappresenta il trampolino di lancio dal quale immergermi nelle pagine di questo consuntivo 2007.
Il consuntivo del bilancio rappresenta la sintesi dei risultati conseguiti dall’amministrazione nel corso dell’anno e su di esso il consiglio comunale esprime un giudizio di merito sull’operato dell’amministrazione. Questo consuntivo 2007 raffigura la massima irregolarità e marginalità sulle regole amministrative e legislative: ora cercherò di spiegare ai consiglieri di maggioranza e di opposizione alcune incongruenze ed anomalie del suddetto consuntivo. Leggendo a pagina 11 della relazione dell’organo di revisione, si evince un avanzo di Amministrazione di euro 6.333,28 al 31 dicembre 2007. Questo avanzo secondo un nostro calcolo, è completamente aleatorio, tanto da generare, secondo il nostro parere, in linea con il Decreto Legislativo del 18 agosto 2000, n. 167, vale a dire il Testo Unico, un disavanzo di circa 143.666, 00 euro. Questo disavanzo si genera per una irregolarità in bilancio gravissima: a pagina 1 del bilancio consuntivo 2007, nella voce avanzo di amministrazione, titolo I, entrate tributarie, alla voce recupero ICI, troviamo un importo di euro 150.000,00 che rappresenta l’entrata dell’ici retroattiva per i terreni passati da agricoli ad edificabili dell’ultimo PUG. Questa cifra già menzionata nel bilancio di previsione 2007 non doveva essere riportata nel consuntivo 2007 perché priva di iscrizione al ruolo, in base all’articolo 179 del decreto legislativo n. 167, il quale certifica la regolarità della cifra in essere. Il suddetto articolo asserisce che l’accertamento costituisce la prima fase di gestione dell’entrata mediante la quale, sulla base di idonea documentazione, viene verificata la ragione del credito e la sussistenza di un idoneo titolo giuridico, individuando il debitore, quantificata la somma da incassare, nonché fissata la relativa scadenza. Tale accertamento avviene per le entrate di carattere tributario, come nel nostro caso, a seguito di emissioni di ruoli o a seguito di altre forma stabilite per legge.
In pratica sulla suddetta cifra di 150.000,00, manca l’iscrizione al ruolo pertanto non doveva essere inserita nel titolo I delle entrate, generando un avanzo di bilancio non vero, e con inoltre un effetto domino di cifre inesatte che causano un bilancio contabile irregolare. Si tenga presente che un avanzo di bilancio si genera dalla differenza tra le entrate tributarie dei titoli I, II e III meno la spesa corrente.
In virtù di quanto detto sul federalismo fiscale e sulla responsabilità di ogni buon amministratore, il sottoscritto, insieme al consigliere Graziano Scorrano, sentiamo l’obbligo morale ed istituzionale di segnalare tale irregolarità alla Corte dei Conti. Per questo motivo invito i colleghi consiglieri di minoranza e maggioranza a votare contrario.
Un altro punto poco chiaro si evidenzia a pagina 24 del documento dei revisori, dove l’indebitamento dell’ente è di euro 5.168.810,00 mentre invece, sullo stesso documento, a pagina 30, esso lievita a euro 15.739.541,00. E’ senza dubbio la prima cifra quella reale ma è opportuno chiarire come si possano mettere cifre a caso su un documento di tale importanza dal punto di vista analitico. Continuando il suddetto documento attesta che l’ente non ha debiti fuori bilancio: anche questo è alquanto strano se non impossibile. Quindi mi permetto di chiedere l’attestazione, rilasciata dai responsabili, dei servizi dell’inesistenza di debiti fuori bilancio.
Con sommo dispiacere, i revisori confermano per il 2007 l’ennesimo mancato conseguimento del patto di stabilità interno, il che denota l’incapacità di pianificare le spese. Inoltre leggo sempre sul documento dei revisori, che l’ente ha concluso nell’anno 2007 contratti di finanza derivata, è bene precisare che l’ente ha chiuso il contratto con Unicredit ma ne ha stipulato un altro con BNL. Vorremmo avere delle delucidazioni in merito visto l’aumento sproporzionato del tasso di riferimento euribor di circa 5.05 e la contingente crisi finanziaria. Chiedo infine delucidazioni sulla questione del mattatoio comunale, dalla cui gestione il nostro comune avanza un ingente somma. Cosa si sta facendo per il recupero?
Concludo il mio intervento, dichiarando che voterò contrario al consuntivo 2007 e chiedo agli altri consiglieri un atto di moralità e responsabilità invitandoli a dare voto contrario.
Grazie
Il Consigliere Mino Piccione
Tutto ciò deve farci riflettere su come intervenire per arginare questa crisi che colpisce istituzioni pubbliche e private. Lo Stato, secondo il mio parere, che va ad allinearsi al parere di molti economisti, ha trovato nel disegno di legge del federalismo fiscale uno strumento valido per colmare l’inefficienza dell’apparato pubblico. La sua applicazione permette l’avviamento di procedimenti di responsabilizzazione della classe politica nei confronti dei propri cittadini: ciò risponde all’esigenza, diffusamente sentita, di avvicinare il potere politico-amministrativo al cittadino ed alla domanda di servizi, prestazioni, dotazioni infrastrutturali provenienti dal territorio.
Attraverso l’assegnazione diretta di responsabilità, il federalismo fiscale permette di ridurre la spesa pubblica e di conseguenza, di avere dei vantaggi, in termini di risparmio fiscale, per i cittadini. Questa opportuna premessa rappresenta il trampolino di lancio dal quale immergermi nelle pagine di questo consuntivo 2007.
Il consuntivo del bilancio rappresenta la sintesi dei risultati conseguiti dall’amministrazione nel corso dell’anno e su di esso il consiglio comunale esprime un giudizio di merito sull’operato dell’amministrazione. Questo consuntivo 2007 raffigura la massima irregolarità e marginalità sulle regole amministrative e legislative: ora cercherò di spiegare ai consiglieri di maggioranza e di opposizione alcune incongruenze ed anomalie del suddetto consuntivo. Leggendo a pagina 11 della relazione dell’organo di revisione, si evince un avanzo di Amministrazione di euro 6.333,28 al 31 dicembre 2007. Questo avanzo secondo un nostro calcolo, è completamente aleatorio, tanto da generare, secondo il nostro parere, in linea con il Decreto Legislativo del 18 agosto 2000, n. 167, vale a dire il Testo Unico, un disavanzo di circa 143.666, 00 euro. Questo disavanzo si genera per una irregolarità in bilancio gravissima: a pagina 1 del bilancio consuntivo 2007, nella voce avanzo di amministrazione, titolo I, entrate tributarie, alla voce recupero ICI, troviamo un importo di euro 150.000,00 che rappresenta l’entrata dell’ici retroattiva per i terreni passati da agricoli ad edificabili dell’ultimo PUG. Questa cifra già menzionata nel bilancio di previsione 2007 non doveva essere riportata nel consuntivo 2007 perché priva di iscrizione al ruolo, in base all’articolo 179 del decreto legislativo n. 167, il quale certifica la regolarità della cifra in essere. Il suddetto articolo asserisce che l’accertamento costituisce la prima fase di gestione dell’entrata mediante la quale, sulla base di idonea documentazione, viene verificata la ragione del credito e la sussistenza di un idoneo titolo giuridico, individuando il debitore, quantificata la somma da incassare, nonché fissata la relativa scadenza. Tale accertamento avviene per le entrate di carattere tributario, come nel nostro caso, a seguito di emissioni di ruoli o a seguito di altre forma stabilite per legge.
In pratica sulla suddetta cifra di 150.000,00, manca l’iscrizione al ruolo pertanto non doveva essere inserita nel titolo I delle entrate, generando un avanzo di bilancio non vero, e con inoltre un effetto domino di cifre inesatte che causano un bilancio contabile irregolare. Si tenga presente che un avanzo di bilancio si genera dalla differenza tra le entrate tributarie dei titoli I, II e III meno la spesa corrente.
In virtù di quanto detto sul federalismo fiscale e sulla responsabilità di ogni buon amministratore, il sottoscritto, insieme al consigliere Graziano Scorrano, sentiamo l’obbligo morale ed istituzionale di segnalare tale irregolarità alla Corte dei Conti. Per questo motivo invito i colleghi consiglieri di minoranza e maggioranza a votare contrario.
Un altro punto poco chiaro si evidenzia a pagina 24 del documento dei revisori, dove l’indebitamento dell’ente è di euro 5.168.810,00 mentre invece, sullo stesso documento, a pagina 30, esso lievita a euro 15.739.541,00. E’ senza dubbio la prima cifra quella reale ma è opportuno chiarire come si possano mettere cifre a caso su un documento di tale importanza dal punto di vista analitico. Continuando il suddetto documento attesta che l’ente non ha debiti fuori bilancio: anche questo è alquanto strano se non impossibile. Quindi mi permetto di chiedere l’attestazione, rilasciata dai responsabili, dei servizi dell’inesistenza di debiti fuori bilancio.
Con sommo dispiacere, i revisori confermano per il 2007 l’ennesimo mancato conseguimento del patto di stabilità interno, il che denota l’incapacità di pianificare le spese. Inoltre leggo sempre sul documento dei revisori, che l’ente ha concluso nell’anno 2007 contratti di finanza derivata, è bene precisare che l’ente ha chiuso il contratto con Unicredit ma ne ha stipulato un altro con BNL. Vorremmo avere delle delucidazioni in merito visto l’aumento sproporzionato del tasso di riferimento euribor di circa 5.05 e la contingente crisi finanziaria. Chiedo infine delucidazioni sulla questione del mattatoio comunale, dalla cui gestione il nostro comune avanza un ingente somma. Cosa si sta facendo per il recupero?
Concludo il mio intervento, dichiarando che voterò contrario al consuntivo 2007 e chiedo agli altri consiglieri un atto di moralità e responsabilità invitandoli a dare voto contrario.
Grazie
Il Consigliere Mino Piccione
martedì 7 ottobre 2008
domenica 5 ottobre 2008
UNA GESTIONE AMMINISTRATIVA IMPRUDENTE
Il sistema economico, oltre alle famiglie e alle imprese private, comprende i soggetti pubblici, tra cui lo Stato e gli Enti territoriali. Questi, regolano la vita dei soggetti privati posti sotto la loro giurisdizione, tramite leggi e meccanismi di assistenza che, in linea teorica, hanno come fine ultimo il benessere comune. Nel tentativo di raggiungere tali obbiettivi, gli enti pubblici sostengono ingenti costi. Per far fronte a queste spese, tali Enti hanno a disposizione entrate monetarie di vario genere, tra cui le entrate tributarie, le extratributarie, le patrimoniali, ecc.
In sintesi, i tributi soprascritti costituiscono l’entrata principale anche per il nostro Comune ed è grazie ad essi che si mantiene in vita il paese e si fanno funzionare le strutture e gli uffici comunali, nonché si finanziano i servizi sociali per tutelare i cittadini.
Fatta questa importante premessa, mi addentro sulla questione che ha messo in allerta il nostro partito: con Determinazione n. 419 del 23 11 07 del Responsabile del settore finanziario, il Comune di Sannicola bandiva gara d’appalto per la concessione del servizio di gestione delle entrate tributarie, extratributarie e patrimoniali di cui sopra, secondo il criterio di aggiudicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Nel bando di gara si stabiliva la presentazione di quattro buste sigillate, relative a: 1) offerta economica, 2) progetto di organizzazione e gestione, 3) documentazione amministrativa, 4) giustificazioni dell’offerta. La partecipazione alla gara, imponeva inoltre alle imprese concorrenti, il possesso di determinati requisiti. In particolare, si chiedeva di essere in regola su quanto previsto dall’art. 38 del D.L.vo n. 163/2006, vale a dire: regolarità dei versamenti verso gli Istituti previdenziali; assenza di pendenze agli obblighi relativi al pagamento di imposte e tasse; non aver reso false dichiarazioni circa il possesso dei requisiti richiesti.
Con lettera prot. n. 4770 del 10 giugno 2008, il Comune comunicava l’aggiudicazione definitiva dell’appalto alla ditta GESTOR.
Sino a questo punto tutto sembra regolare, ma è opportuno chiarire alcuni aspetti. Come da consuetudine del gruppo di F.I. di Sannicola esaminare la regolare gestione amministrativa, nella verifica del fascicolo del suddetto bando, è emerso che l’altra ditta partecipante, vale a dire la CE.R.IN srl, con nota del 30 aprile 2008 dell’Avvocato Tampona e successiva del 18 06 2008 dell’Avvocato Francesco Baldassarre, denunciava l’irregolarità della gara, chiedendone la revoca, allegando inoltre alla missiva, copia di articoli di giornale, che mettevano in evidenza precedenti di irregolarità riguardanti la ditta GESTOR, la quale, secondo i legali, aveva reso false dichiarazioni in ordine ai requisiti richiesti, in precedenti gare d’appalto.
E’ opportuno disporre, considerato che la GESTOR amministrerà le ingenti somme di danaro dei nostri contribuenti e in considerazione delle due lettere degli avvocati sopramenzionati, una urgente e necessaria verifica della regolarità fiscale, contributiva ed assicurativa delle ditta GESTOR, in base all’articolo 38 del DL 2006.
Concludo auspicando, almeno sotto il profilo morale, che il Sindaco e i responsabili degli uffici preposti accertino la regolarità della gara, tenendo conto che la questione è di fondamentale importanza per la vita economica del nostro paese.
Ps. Durante la stesura di questo manifesto avvenuta venerdi 26 cm. evidenziavamo delle preoccupazioni circa la regolarità della gara d’appalto in questione. I nostri dubbi sono stati convalidati alcuni giorni dopo dalla ditta CE.RI.IN che ha presentato ricorso al TAR di Lecce. Tale istanza è pervenuta al Protocollo del Comune di Sannicola in data 29 cm. ( Prot. n. 8200 )
.
Il Direttivo FI - PDL
In sintesi, i tributi soprascritti costituiscono l’entrata principale anche per il nostro Comune ed è grazie ad essi che si mantiene in vita il paese e si fanno funzionare le strutture e gli uffici comunali, nonché si finanziano i servizi sociali per tutelare i cittadini.
Fatta questa importante premessa, mi addentro sulla questione che ha messo in allerta il nostro partito: con Determinazione n. 419 del 23 11 07 del Responsabile del settore finanziario, il Comune di Sannicola bandiva gara d’appalto per la concessione del servizio di gestione delle entrate tributarie, extratributarie e patrimoniali di cui sopra, secondo il criterio di aggiudicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Nel bando di gara si stabiliva la presentazione di quattro buste sigillate, relative a: 1) offerta economica, 2) progetto di organizzazione e gestione, 3) documentazione amministrativa, 4) giustificazioni dell’offerta. La partecipazione alla gara, imponeva inoltre alle imprese concorrenti, il possesso di determinati requisiti. In particolare, si chiedeva di essere in regola su quanto previsto dall’art. 38 del D.L.vo n. 163/2006, vale a dire: regolarità dei versamenti verso gli Istituti previdenziali; assenza di pendenze agli obblighi relativi al pagamento di imposte e tasse; non aver reso false dichiarazioni circa il possesso dei requisiti richiesti.
Con lettera prot. n. 4770 del 10 giugno 2008, il Comune comunicava l’aggiudicazione definitiva dell’appalto alla ditta GESTOR.
Sino a questo punto tutto sembra regolare, ma è opportuno chiarire alcuni aspetti. Come da consuetudine del gruppo di F.I. di Sannicola esaminare la regolare gestione amministrativa, nella verifica del fascicolo del suddetto bando, è emerso che l’altra ditta partecipante, vale a dire la CE.R.IN srl, con nota del 30 aprile 2008 dell’Avvocato Tampona e successiva del 18 06 2008 dell’Avvocato Francesco Baldassarre, denunciava l’irregolarità della gara, chiedendone la revoca, allegando inoltre alla missiva, copia di articoli di giornale, che mettevano in evidenza precedenti di irregolarità riguardanti la ditta GESTOR, la quale, secondo i legali, aveva reso false dichiarazioni in ordine ai requisiti richiesti, in precedenti gare d’appalto.
E’ opportuno disporre, considerato che la GESTOR amministrerà le ingenti somme di danaro dei nostri contribuenti e in considerazione delle due lettere degli avvocati sopramenzionati, una urgente e necessaria verifica della regolarità fiscale, contributiva ed assicurativa delle ditta GESTOR, in base all’articolo 38 del DL 2006.
Concludo auspicando, almeno sotto il profilo morale, che il Sindaco e i responsabili degli uffici preposti accertino la regolarità della gara, tenendo conto che la questione è di fondamentale importanza per la vita economica del nostro paese.
Ps. Durante la stesura di questo manifesto avvenuta venerdi 26 cm. evidenziavamo delle preoccupazioni circa la regolarità della gara d’appalto in questione. I nostri dubbi sono stati convalidati alcuni giorni dopo dalla ditta CE.RI.IN che ha presentato ricorso al TAR di Lecce. Tale istanza è pervenuta al Protocollo del Comune di Sannicola in data 29 cm. ( Prot. n. 8200 )
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Il Direttivo FI - PDL
INTERVENTI STRAORDINARI
Sono ancora terribilmente vive nella nostra memoria le immagini del tremendo nubifragio che, esattamente quattro anni fa, si è abbattuto su Sannicola e parte della provincia.
Uno degli eventi naturali più violenti e drammatici degli ultimi anni. Sono bastate poche ore di pioggia ininterrotta per mettere in ginocchio e far piombare nella paura il nostro paese.
Quel tragico bilancio di pioggia caduta con eccezionalità e violenza ha registrato ingenti danni alle abitazioni e all’agricoltura.
La tragicità di quell’evento evidenziò tutta la fragilità del nostro territorio e l’assenza di una corretta gestione ordinaria e straordinaria del rischio idrogeologico, in particolare nella zona a nord di Sannicola, precisamente a ridosso di via Alba, dove esiste una sorta di solco naturale scavato in milioni di anni dallo scorrere delle acque, che sistematicamente, ogni qualvolta si verifica pioggia di una certa entità, mette in serio pericolo le abitazioni e, di rimando i residenti. Trattasi della fascia recentemente classificata dal P.A.I. zona a vincolo pluviale.
Nonostante i ripetuti campanelli d’allarme lanciati negli anni dagli abitanti della zona e non solo, è opportuno sottolineare, con dovizia di particolari, che l’amministrazione di centrosinistra fu prodiga subito dopo l’alluvione, ad assicurare ai cittadini soluzioni in tempi brevi ed a farsi garante tramite il governo centrale e regionale su eventuali richieste di risarcimento dei danni. Ad oggi nulla di concreto è stato fatto, se non abbagliare i cittadini in campagna elettorale, con un finanziamento di 622.000,00 euro, riportato su delibera di giunta n. 73 del 29 maggio 2007, il quale è da attribuirsi ad intervento infrastrutturale inerente la sistemazione idraulica de “Lo Canale” in località Chiesanuova: quindi, se la delibera è esatta nella definizione, non è attinente alla suddetta problematica!
Nel fatto contingente vi è ora la necessità di passare in tempi tecnicamente brevi dalla ordinarietà degli interventi alla straordinarietà, intercettando finanziamenti tali da risolvere definitivamente il grave problema. Ci permettiamo di suggerire, tra le attuali possibilità, di attingere queste risorse avvalendosi del Programma Operativo Regionale 2007/2013.
In conclusione nei prossimi giorni richiederemo al sindaco tramite un’interrogazione lo sviluppo sulla vicenda, facendo notare che i cittadini di Sannicola e in particolare i residenti di via Alba pretendono una risposta esaustiva sulla questione, poiché la stagione delle piogge è iniziata, e visti i mutamenti climatici che generano in modo frequente piogge torrenziali, vivono con angoscia la risoluzione del problema.
Il Direttivo FI – PDL Sannicola
Uno degli eventi naturali più violenti e drammatici degli ultimi anni. Sono bastate poche ore di pioggia ininterrotta per mettere in ginocchio e far piombare nella paura il nostro paese.
Quel tragico bilancio di pioggia caduta con eccezionalità e violenza ha registrato ingenti danni alle abitazioni e all’agricoltura.
La tragicità di quell’evento evidenziò tutta la fragilità del nostro territorio e l’assenza di una corretta gestione ordinaria e straordinaria del rischio idrogeologico, in particolare nella zona a nord di Sannicola, precisamente a ridosso di via Alba, dove esiste una sorta di solco naturale scavato in milioni di anni dallo scorrere delle acque, che sistematicamente, ogni qualvolta si verifica pioggia di una certa entità, mette in serio pericolo le abitazioni e, di rimando i residenti. Trattasi della fascia recentemente classificata dal P.A.I. zona a vincolo pluviale.
Nonostante i ripetuti campanelli d’allarme lanciati negli anni dagli abitanti della zona e non solo, è opportuno sottolineare, con dovizia di particolari, che l’amministrazione di centrosinistra fu prodiga subito dopo l’alluvione, ad assicurare ai cittadini soluzioni in tempi brevi ed a farsi garante tramite il governo centrale e regionale su eventuali richieste di risarcimento dei danni. Ad oggi nulla di concreto è stato fatto, se non abbagliare i cittadini in campagna elettorale, con un finanziamento di 622.000,00 euro, riportato su delibera di giunta n. 73 del 29 maggio 2007, il quale è da attribuirsi ad intervento infrastrutturale inerente la sistemazione idraulica de “Lo Canale” in località Chiesanuova: quindi, se la delibera è esatta nella definizione, non è attinente alla suddetta problematica!
Nel fatto contingente vi è ora la necessità di passare in tempi tecnicamente brevi dalla ordinarietà degli interventi alla straordinarietà, intercettando finanziamenti tali da risolvere definitivamente il grave problema. Ci permettiamo di suggerire, tra le attuali possibilità, di attingere queste risorse avvalendosi del Programma Operativo Regionale 2007/2013.
In conclusione nei prossimi giorni richiederemo al sindaco tramite un’interrogazione lo sviluppo sulla vicenda, facendo notare che i cittadini di Sannicola e in particolare i residenti di via Alba pretendono una risposta esaustiva sulla questione, poiché la stagione delle piogge è iniziata, e visti i mutamenti climatici che generano in modo frequente piogge torrenziali, vivono con angoscia la risoluzione del problema.
Il Direttivo FI – PDL Sannicola
giovedì 25 settembre 2008
Lettera del Dr. Adriano Napoli
Pubblichiamo come da gentile richiesta la lettera del Dr. Adriano Napoli
DDB SI DISSOCIA DA LISI E NE CHIEDE LA SOSTITUZIONE CON UN COMITATO PROVINCIALE CHE TUTELI E RAPPRESENTI TUTTE LE ANIME DEL PARTITO.
Preso atto della oggettiva incapacità del presidente provinciale on. Lisi di rappresentare e garantire adeguatamente il partito sul territorio e tutte le sue componenti, specie in questo delicato momento di costituzione del Pdl, l´associazione politico culturale di An, DESTRA DI BASE, che pure con i suoi 1.200 iscritti al partito aveva eletto l´on. Lisi alla guida di An, prende ufficialmente le distanze dalle recenti iniziative della Federazione provinciale, ormai ridotta alla funzione di mera segreteria politica personale dello stesso on. Lisi.Da mesi DESTRA DI BASE ha chiesto senza mai essere ascoltata che l´on. Lisi fosse più presente sul territorio, si interessasse delle problematiche dei circoli e tenesse costantemente aggiornati i nostri dirigenti e i nostri tesserati sugli sviluppi della politica locale e nazionale, ma questo presidente provinciale, costantemente altrove e spesso assente, è restato sempre sordo alle nostre critiche e ai nostri suggerimenti, minimizzato costantemente i problemi del partito sul territorio e quando è stato costretto ad intervenire, come a Nardò, aggravandoli addirittura.Non comprendiamo inoltre le ragioni del tesseramento ad An così insistentemente richiesto da Lisi, visto che è noto a tutti che le quote di partecipazione di An e FI nel Pdl sono già state stabilite, che è già iniziato il pre-tesseramento al Pdl e che ai congressi per il Pdl voteranno solo gli eletti, dai consiglieri comunali sino ai parlamentari.Infine non vogliamo che si ripeta quanto accaduto alle scorse amministrative, quando l´on. Lisi non seppe tutelare il partito e ad An non toccò nemmeno uno dei candidati sindaci delle liste ufficiali del Pdl.Per questo chiediamo la costituzione di un comitato provinciale di reggenti, espressione di tutte le varie anime di An, per arrivare al tavolo provinciale del Centrodestra e del costituendo Pdl, uniti e più forti, al fine garantire dignità e ruolo ad un grande partito come An, che ha così tanti circoli e tanti militanti appassionati che tutti ci invidiano.E ciò con Lisi è impossibile, visto che nei fatti non rappresenta tutto il partito e nemmeno più quella parte di An che lo ha votato al congresso.
Dr. Adriano Napoli
(presidente circoli Destra di Base e Dirigente Regionale e Provinciale di AN )
DDB SI DISSOCIA DA LISI E NE CHIEDE LA SOSTITUZIONE CON UN COMITATO PROVINCIALE CHE TUTELI E RAPPRESENTI TUTTE LE ANIME DEL PARTITO.
Preso atto della oggettiva incapacità del presidente provinciale on. Lisi di rappresentare e garantire adeguatamente il partito sul territorio e tutte le sue componenti, specie in questo delicato momento di costituzione del Pdl, l´associazione politico culturale di An, DESTRA DI BASE, che pure con i suoi 1.200 iscritti al partito aveva eletto l´on. Lisi alla guida di An, prende ufficialmente le distanze dalle recenti iniziative della Federazione provinciale, ormai ridotta alla funzione di mera segreteria politica personale dello stesso on. Lisi.Da mesi DESTRA DI BASE ha chiesto senza mai essere ascoltata che l´on. Lisi fosse più presente sul territorio, si interessasse delle problematiche dei circoli e tenesse costantemente aggiornati i nostri dirigenti e i nostri tesserati sugli sviluppi della politica locale e nazionale, ma questo presidente provinciale, costantemente altrove e spesso assente, è restato sempre sordo alle nostre critiche e ai nostri suggerimenti, minimizzato costantemente i problemi del partito sul territorio e quando è stato costretto ad intervenire, come a Nardò, aggravandoli addirittura.Non comprendiamo inoltre le ragioni del tesseramento ad An così insistentemente richiesto da Lisi, visto che è noto a tutti che le quote di partecipazione di An e FI nel Pdl sono già state stabilite, che è già iniziato il pre-tesseramento al Pdl e che ai congressi per il Pdl voteranno solo gli eletti, dai consiglieri comunali sino ai parlamentari.Infine non vogliamo che si ripeta quanto accaduto alle scorse amministrative, quando l´on. Lisi non seppe tutelare il partito e ad An non toccò nemmeno uno dei candidati sindaci delle liste ufficiali del Pdl.Per questo chiediamo la costituzione di un comitato provinciale di reggenti, espressione di tutte le varie anime di An, per arrivare al tavolo provinciale del Centrodestra e del costituendo Pdl, uniti e più forti, al fine garantire dignità e ruolo ad un grande partito come An, che ha così tanti circoli e tanti militanti appassionati che tutti ci invidiano.E ciò con Lisi è impossibile, visto che nei fatti non rappresenta tutto il partito e nemmeno più quella parte di An che lo ha votato al congresso.
Dr. Adriano Napoli
(presidente circoli Destra di Base e Dirigente Regionale e Provinciale di AN )
martedì 8 luglio 2008
giovedì 3 luglio 2008
Bilancio e Conti Pubblici
Intervento del Consigliere Comunale Cosimo Piccione in sede di Consiglio del 17/06/2008
Da una notizia apparsa giorni fa sul Sole 24 Ore e Libero Mercato si evinceva che la Ragioneria dello Stato denunciava sindaci, presidenti di provincia e governatori regionali, dichiarando che i dati relativi ai bilanci degli enti locali e della pubblica amministrazione sono inattendibili e pieni di errori. Anche il nostro bilancio di previsione 2008 è stato presentato in ritardo, subendo peraltro una diffida da parte del Prefetto. Fatta questa premessa, mi accingo ad addentrarmi nei meandri del bilancio di previsione 2008 del nostro comune, il quale oltre ad essere un bilancio misero, sintetico al punto di essere incomprensibile, pieno di errori, con incoerenze nelle voci di spesa e pure in quelle di incasso, in un mix di irregolarità diffuse, sembra essere affetto da poteri esoterici, dove le cifre appaiono e scompaiono in base alla necessità più imminente.
Ora cercherò di essere quanto più chiaro possibile, tenendo conto che parliamo di cifre e ordinamenti. La mia prima preoccupazione, leggendo questo bilancio e la relazione dei Revisori dei Conti, è l’aver notato l’alto indebitamento del nostro comune, che implica il pagamento dell’alto costo di interessi passivi di ben 284.000 euro l’anno.
Un bilancio che presenta un avanzo fittizio di 199.000 euro. Il motivo per il quale questo bilancio, a mio parere, è artefatto, concilia con il fatto che, controllando il documento dei Revisori dei Conti, ci accorgiamo di molte difformità: cominciamo proprio dalla pagina 7 della relazione dei Revisori, dove si evince la prima irregolarità, sul prospetto n. 4, “verifica dell’effettivo equilibrio di parte corrente”, nella voce “spese”, dove compaiono i contributi per permesso di costruire di circa 400.000 euro, si denota una anomalia prodotta dal fatto che le spese derivanti da contributi di costruzione non possono essere utilizzati al 100% per spese correnti, in base all’articolo 2, comma 8, della Finanziaria 2008, il quale afferma che i proventi dalle concessioni edilizie e dalle sanzioni previste dal testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, possono essere utilizzati per una quota non superiore al 50% per il finanziamento di spese correnti e per una quota non superiore del 25% per spese di manutenzione del verde pubblico, delle strade e del patrimonio comunale. Inoltre la cifra di 400.000 euro sembra alquanto inverosimile, in base all’ultima verifica certa delle entrate derivanti da concessioni edilizie, e cioè quella del 2006 che si attestava a circa 100.000 euro, sembra quasi che Sannicola stia per costruire Sannicola 2! Chiedo una risposta in merito. Proseguiamo nello scoprire le bizzarrie di questo bilancio: nello stesso riquadro si nota l’ennesima cifra aleatoria di 190.000 euro, derivante da recupero evasione tributaria. La scissione di questa cifra stabilisce, che 100.000 euro debbano provenire dal recupero retroattivo dagli anni dal 2003 al 2007 dell’Ici sui terreni agricoli passati edificabili (Sentenza di Cassazione n. 25506). Con sommo piacere, noto che proprio su questo problema, Forza Italia, circa un anno fa, denunciò che nel bilancio di previsione 2007, la cifra di 150.000 euro, oggi divenuta 100.000, serviva soltanto a tappare qualche buco in bilancio. Forza Italia, inoltre sulla questione fece notare all’assessore Bramato che la sentenza di cassazione n. 25506 definita “sentenza Bersani”, che permette il recupero retroattivo, è potenzialmente anticostituzionale in base agli articoli 3 e 53 della Costituzione Italiana, per questo, prossimamente, la Corte Costituzionale si dovrà pronunciare in merito. Il nostro partito fece inoltre sapere ai cittadini che al momento della notifica di tali cartelle sarebbe stato loro diritto presentare ricorso in virtù della pronuncia della Corte Costituzionale.
Per quanto riguarda i restanti 90.000 euro, si tratta di tributi alquanto incerti, che provengono dal recupero TSRSU, che dovrebbero scaturire da un censimento della abitazioni non catalogate, tenendo presente che tale cifra è circa un dodicesimo dell’entrata totale derivante dalla TARSU, di circa 755.000 euro. Un altro punto molto strano proviene dalla cifra di 100.000 euro prodotta da plusvalenze da alienazioni. Questa cifra ha poteri di metamorfosi alquanto singolari. La domanda che rivolgo all’assessore dottor Bramato, è: come mai questa cifra derivante da beni di alienazione si trova nel titolo terzo delle entrate tributarie e non nel titolo quarto come da norma? Forse perché, stando nel titolo III, avrebbe rappresentato un avanzo di bilancio, che, diversamente non sarebbe stato possibile, tenendo conto che un avanzo di bilancio si ottiene dalla differenza tra le entrate tributarie dei titoli I, II e III meno la spesa corrente. L’anomalo è che la stessa cifra, a detta dei Revisori dei Conti, a pagina 14 del documento, dove rivelano, che i 100.000 euro che dovrebbero essere un avanzo di bilancio, servono per rimborsare delle quote capitali di alcuni mutui. Si deduce che la stessa cifra viene utilizzata su più fronti, in base alla convenienza. Andando avanti nello spulciare il documento dei Revisori dei Conti, un’altra visione insolita folgora la mia vista: esattamente a pagina 16 del documento, leggo testuali parole: “Investimenti con fondi propri” e “oltre agli investimenti elencati in precedenza, sono programmati altri investimenti derivanti da 400.000 euro, provenienti da oneri di urbanizzazione. In pratica, la stessa somma, come nel caso dei 100.000 euro, la troviamo utilizzata prima come spesa corrente e dopo come cifra da investire per opere pubbliche! Un altro importante dettaglio che si legge nel documento è l’ennesimo “sforamento”, che ha generato, anche per l’anno 2007, il mancato rispetto del patto di stabilità interna. Concludo il mio intervento dichiarando che voterò contrario a questo Bilancio aleatorio, errato e incoerente. Sono impaziente di vedere il consuntivo 2007 e il 2008.
Grazie.
Il Consigliere Comunale
Mino Piccione
Da una notizia apparsa giorni fa sul Sole 24 Ore e Libero Mercato si evinceva che la Ragioneria dello Stato denunciava sindaci, presidenti di provincia e governatori regionali, dichiarando che i dati relativi ai bilanci degli enti locali e della pubblica amministrazione sono inattendibili e pieni di errori. Anche il nostro bilancio di previsione 2008 è stato presentato in ritardo, subendo peraltro una diffida da parte del Prefetto. Fatta questa premessa, mi accingo ad addentrarmi nei meandri del bilancio di previsione 2008 del nostro comune, il quale oltre ad essere un bilancio misero, sintetico al punto di essere incomprensibile, pieno di errori, con incoerenze nelle voci di spesa e pure in quelle di incasso, in un mix di irregolarità diffuse, sembra essere affetto da poteri esoterici, dove le cifre appaiono e scompaiono in base alla necessità più imminente.
Ora cercherò di essere quanto più chiaro possibile, tenendo conto che parliamo di cifre e ordinamenti. La mia prima preoccupazione, leggendo questo bilancio e la relazione dei Revisori dei Conti, è l’aver notato l’alto indebitamento del nostro comune, che implica il pagamento dell’alto costo di interessi passivi di ben 284.000 euro l’anno.
Un bilancio che presenta un avanzo fittizio di 199.000 euro. Il motivo per il quale questo bilancio, a mio parere, è artefatto, concilia con il fatto che, controllando il documento dei Revisori dei Conti, ci accorgiamo di molte difformità: cominciamo proprio dalla pagina 7 della relazione dei Revisori, dove si evince la prima irregolarità, sul prospetto n. 4, “verifica dell’effettivo equilibrio di parte corrente”, nella voce “spese”, dove compaiono i contributi per permesso di costruire di circa 400.000 euro, si denota una anomalia prodotta dal fatto che le spese derivanti da contributi di costruzione non possono essere utilizzati al 100% per spese correnti, in base all’articolo 2, comma 8, della Finanziaria 2008, il quale afferma che i proventi dalle concessioni edilizie e dalle sanzioni previste dal testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, possono essere utilizzati per una quota non superiore al 50% per il finanziamento di spese correnti e per una quota non superiore del 25% per spese di manutenzione del verde pubblico, delle strade e del patrimonio comunale. Inoltre la cifra di 400.000 euro sembra alquanto inverosimile, in base all’ultima verifica certa delle entrate derivanti da concessioni edilizie, e cioè quella del 2006 che si attestava a circa 100.000 euro, sembra quasi che Sannicola stia per costruire Sannicola 2! Chiedo una risposta in merito. Proseguiamo nello scoprire le bizzarrie di questo bilancio: nello stesso riquadro si nota l’ennesima cifra aleatoria di 190.000 euro, derivante da recupero evasione tributaria. La scissione di questa cifra stabilisce, che 100.000 euro debbano provenire dal recupero retroattivo dagli anni dal 2003 al 2007 dell’Ici sui terreni agricoli passati edificabili (Sentenza di Cassazione n. 25506). Con sommo piacere, noto che proprio su questo problema, Forza Italia, circa un anno fa, denunciò che nel bilancio di previsione 2007, la cifra di 150.000 euro, oggi divenuta 100.000, serviva soltanto a tappare qualche buco in bilancio. Forza Italia, inoltre sulla questione fece notare all’assessore Bramato che la sentenza di cassazione n. 25506 definita “sentenza Bersani”, che permette il recupero retroattivo, è potenzialmente anticostituzionale in base agli articoli 3 e 53 della Costituzione Italiana, per questo, prossimamente, la Corte Costituzionale si dovrà pronunciare in merito. Il nostro partito fece inoltre sapere ai cittadini che al momento della notifica di tali cartelle sarebbe stato loro diritto presentare ricorso in virtù della pronuncia della Corte Costituzionale.
Per quanto riguarda i restanti 90.000 euro, si tratta di tributi alquanto incerti, che provengono dal recupero TSRSU, che dovrebbero scaturire da un censimento della abitazioni non catalogate, tenendo presente che tale cifra è circa un dodicesimo dell’entrata totale derivante dalla TARSU, di circa 755.000 euro. Un altro punto molto strano proviene dalla cifra di 100.000 euro prodotta da plusvalenze da alienazioni. Questa cifra ha poteri di metamorfosi alquanto singolari. La domanda che rivolgo all’assessore dottor Bramato, è: come mai questa cifra derivante da beni di alienazione si trova nel titolo terzo delle entrate tributarie e non nel titolo quarto come da norma? Forse perché, stando nel titolo III, avrebbe rappresentato un avanzo di bilancio, che, diversamente non sarebbe stato possibile, tenendo conto che un avanzo di bilancio si ottiene dalla differenza tra le entrate tributarie dei titoli I, II e III meno la spesa corrente. L’anomalo è che la stessa cifra, a detta dei Revisori dei Conti, a pagina 14 del documento, dove rivelano, che i 100.000 euro che dovrebbero essere un avanzo di bilancio, servono per rimborsare delle quote capitali di alcuni mutui. Si deduce che la stessa cifra viene utilizzata su più fronti, in base alla convenienza. Andando avanti nello spulciare il documento dei Revisori dei Conti, un’altra visione insolita folgora la mia vista: esattamente a pagina 16 del documento, leggo testuali parole: “Investimenti con fondi propri” e “oltre agli investimenti elencati in precedenza, sono programmati altri investimenti derivanti da 400.000 euro, provenienti da oneri di urbanizzazione. In pratica, la stessa somma, come nel caso dei 100.000 euro, la troviamo utilizzata prima come spesa corrente e dopo come cifra da investire per opere pubbliche! Un altro importante dettaglio che si legge nel documento è l’ennesimo “sforamento”, che ha generato, anche per l’anno 2007, il mancato rispetto del patto di stabilità interna. Concludo il mio intervento dichiarando che voterò contrario a questo Bilancio aleatorio, errato e incoerente. Sono impaziente di vedere il consuntivo 2007 e il 2008.
Grazie.
Il Consigliere Comunale
Mino Piccione
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mercoledì 2 luglio 2008
Soppressione della Commissione Edilizia Comunale
Intervento del Consigliere Comunale Geom. Giuseppe Monteduro in sede di Consiglio del 17/06/2008
Evidenzio che se l’attuale legislazione consente l’eliminazione della Commissione Edilizia, ciò significa che questo organo non ha più un peso effettivo, anche se continua ad esistere in più Comuni.
Certo non è un organo prettamente politico, ma non è nemmeno un organo prettamente tecnico, perché dell’istruttoria tecnica si occupa già l’ufficio competente che verifica il rispetto dei parametri urbanistici, ma è comunque un organo aperto e democratico.
L’attuale Commissione Edilizia in Sannicola dovrebbe interessarsi solo di una valutazione sull’aspetto paesaggistico ed è formata da tecnici preparati, i quali operano da anni sul territorio, e che per formazione o indirizzo sono focalizzati su diverse architetture e sono anche aperti ad affrontare tematiche non consone al loro modo di progettare.
Ogni progettista, infatti, ha il suo modo di vedere e chi gira nei diversi Comuni può rendersi conto dell’approccio delle diverse Commissioni .
L’eliminazione della C.E.C. , a parere personale, deve ritenersi un’arma a doppio taglio, in quanto nel caso in cui venissero presentati dei progetti innovativi, e nel caso in cui il Tecnico preposto al servizio avesse una visione “conservatrice” questi potrebbe essere più restio nel concedere pareri favorevoli all’approvazione progetto. Il suo parere sarebbe insindacabile in quanto non esiste alcuno organo preposto a controbattere.
E poi giudicare la C.E.C. una Commissione inutile mi sembra un’espressione assai ardua, voglio ricordare all’Assessore All’Urbanistica – Arch. Bidetti- che suo padre, l’amico prof. Bidetti, pace alla sua anima – è stato seduto al mio fianco per oltre dieci anni, in qualità di componente esperto delle C.E.C. , io mi chiedo se quel lavoro svolto da suo padre, con puntualità ed interesse, come pochi, insieme a quello di tanti altri componenti, lo ritenga inutile.
Si parla di un risparmio di costi per l’Amministrazione Comunale, ebbene per una valutazione, vorrei sapere quanto si è speso, nell’anno 2007 , per gettoni di presenza ai componenti la C.E.C. e quanto si spenderà per dare l’incarico ad un tecnico esterno, esperto di paesaggio, per esprimere il suo parere sui progetti.
La decisione di sopprimere la C.E.C. mi sembra giunta dopo la richiesta del Comune e l’ottenimento dei nomi dei rappresentanti degli Ordini professionali, ora questa volontà di sopprimere la C.E.C. non vorrei fosse nata con l’idea precisa di eliminare dei componenti scomodi.
La C.E.C. in Sannicola è servita a far apprendere a tanti tecnici giovani, la pratica amministrativa, il modo legale per progettare, ha insegnato a paragonarsi con altri tecnici più anziani ed a carpire il loro sapere. Ora noi dovremmo abolire un scuola di democrazia, di confronto, per passare ad un metodo egocentristico e dittatoriale.
Allora fatelo voi della maggioranza, perché io ritengo sia opportuno che la Commissione Edilizia rimanga e mantenga il suo ruolo di valutazione dei progetti e che lasci lo spazio ai progettisti di potersi esprimere.
E comunque sarei più propenso alla diminuzione del numero legale dei presenti, che attualmente è della metà più uno, ad un numero minimo di tre oltre al tecnico comunale relatore ed al presidente.
Il Consigliere Comunale
Giuseppe Monteduro
Evidenzio che se l’attuale legislazione consente l’eliminazione della Commissione Edilizia, ciò significa che questo organo non ha più un peso effettivo, anche se continua ad esistere in più Comuni.
Certo non è un organo prettamente politico, ma non è nemmeno un organo prettamente tecnico, perché dell’istruttoria tecnica si occupa già l’ufficio competente che verifica il rispetto dei parametri urbanistici, ma è comunque un organo aperto e democratico.
L’attuale Commissione Edilizia in Sannicola dovrebbe interessarsi solo di una valutazione sull’aspetto paesaggistico ed è formata da tecnici preparati, i quali operano da anni sul territorio, e che per formazione o indirizzo sono focalizzati su diverse architetture e sono anche aperti ad affrontare tematiche non consone al loro modo di progettare.
Ogni progettista, infatti, ha il suo modo di vedere e chi gira nei diversi Comuni può rendersi conto dell’approccio delle diverse Commissioni .
L’eliminazione della C.E.C. , a parere personale, deve ritenersi un’arma a doppio taglio, in quanto nel caso in cui venissero presentati dei progetti innovativi, e nel caso in cui il Tecnico preposto al servizio avesse una visione “conservatrice” questi potrebbe essere più restio nel concedere pareri favorevoli all’approvazione progetto. Il suo parere sarebbe insindacabile in quanto non esiste alcuno organo preposto a controbattere.
E poi giudicare la C.E.C. una Commissione inutile mi sembra un’espressione assai ardua, voglio ricordare all’Assessore All’Urbanistica – Arch. Bidetti- che suo padre, l’amico prof. Bidetti, pace alla sua anima – è stato seduto al mio fianco per oltre dieci anni, in qualità di componente esperto delle C.E.C. , io mi chiedo se quel lavoro svolto da suo padre, con puntualità ed interesse, come pochi, insieme a quello di tanti altri componenti, lo ritenga inutile.
Si parla di un risparmio di costi per l’Amministrazione Comunale, ebbene per una valutazione, vorrei sapere quanto si è speso, nell’anno 2007 , per gettoni di presenza ai componenti la C.E.C. e quanto si spenderà per dare l’incarico ad un tecnico esterno, esperto di paesaggio, per esprimere il suo parere sui progetti.
La decisione di sopprimere la C.E.C. mi sembra giunta dopo la richiesta del Comune e l’ottenimento dei nomi dei rappresentanti degli Ordini professionali, ora questa volontà di sopprimere la C.E.C. non vorrei fosse nata con l’idea precisa di eliminare dei componenti scomodi.
La C.E.C. in Sannicola è servita a far apprendere a tanti tecnici giovani, la pratica amministrativa, il modo legale per progettare, ha insegnato a paragonarsi con altri tecnici più anziani ed a carpire il loro sapere. Ora noi dovremmo abolire un scuola di democrazia, di confronto, per passare ad un metodo egocentristico e dittatoriale.
Allora fatelo voi della maggioranza, perché io ritengo sia opportuno che la Commissione Edilizia rimanga e mantenga il suo ruolo di valutazione dei progetti e che lasci lo spazio ai progettisti di potersi esprimere.
E comunque sarei più propenso alla diminuzione del numero legale dei presenti, che attualmente è della metà più uno, ad un numero minimo di tre oltre al tecnico comunale relatore ed al presidente.
Il Consigliere Comunale
Giuseppe Monteduro
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