lunedì 27 ottobre 2008

COMITATO UN CORDONE PER LA VITA

Fiera di San Simone 28 ottobre 2008
Piazza della Repubblica

Il Comitato, nuovamente, si rende promotore, informando, sensibilizzando e stimolando la nascita di una cultura adeguata e di strutture di riferimento per la donazione del sangue del cordone ombelicale.

Comitato di Sannicola
Ref. Milana Monica

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Mamma mia che tristezza anche quest' anno la fiera di San Simone...ORGANIZZAZIONE PESSIMA!!!Complimenti alla nostra amministrazione....non ce la fanno nemmeno a mettere in piedi una Fiera decente!!!!

Anonimo ha detto...

Ma vi rendete conto chi ci amministra! Quattro ragazzini inesperti.
Secondo me abbiamo toccato il fondo con questo governo cittadino.

Anonimo ha detto...

WWW.FORZAGELMINI.COM...LA TUA FIRMA PER UNA SCUOLA MIGLIORE CONTRO LA CASTA DEI BARONI!!!Complimenti anche quest' anno alla nostra amministrazione comunale per lo spettacolo INDECOROSO offerto dalla Fiera di San Simone!Una Fiera assolutamente non valorizzata, completamente abbandonata a se stessa e priva di uno straccio d' organizzazione!!Ma come si fa ad offrire ai Sannicolesi uno spettacolo così indegno???I NOSTRI CONCITTADINI SI MERITANO BEN ALTRO CARO SINDACO NOCERA!!!Per non parlare del nostro assessore alla cultura...bravissima persona sicuramente...ma in questo campo assolutamente incompetente perchè non si può offrire alla cittadinanza uno spettacolo del genere!!D' altra parte la colpa non è sicuramente sua ma di chi ce lo ha messo in quell' assessorato!!!Un saluto a tutti e voglio concludere con un appello..:WWW.FORZAGELMINI.COM....FIRMATE IN TANTI PER UNA SCUOLA MIGLIORE E CONTRO LA CASTA DEI BARONI!!!!

Anonimo ha detto...

Tratto da http://orizzonteitaliano.myblog.it Di Elia Pirone
L’ex presidente Francesco Cossiga torna a parlare della strage del 2 agosto, proprio quando ieri è stato interrogato per tre ore e mezzo dal pm Paolo Giovagnoli. L’unica cosa certa per Cossiga è che “non si arriverà mai alla verità sulla strage” e anche che, sicuramente, “non sono stati la Mambro e Fioravanti” a commettere questo atto. Parla in modo schietto, Cossiga, diretto e incisivo, con parole inequivocabili: “la verità [sulla strage] metterebbe in imbarazzo troppe persone: la magistratura, gli investigatori, il PD”. Nonostante la disapprovazione di Paolo Bolognesi, presidente dell’associazione familiari vittime del 2 agosto, secondo il quale Cossiga “ha fatto la figura del cioccolataio”, le parole dell’ex presidente della Repubblica devono entrare a far parte di quel tentativo di ricerca della verità storico-politica riguardo questa oscura pagina della Repubblica italiana.
Pista palestinese? “Per me è possibile”, dice Cossiga.
Senza dubbio l’inizio di una seria e concreta revisione giudiziaria della strage di Bologna è auspicabile, poiché appare lampante che molti fatti emersi in questi anni rendano assai improbabile, se non impossibile, l’effettivo coinvolgimento di Fioravanti, della Mambro e di Ciavardini nella vicenda. E’ altresì chiaro che i poteri forti della politica, del PD e di altre varie organizzazioni che operano “dietro le quinte” si opporranno in ogni modo a questo sacrosanto processo di revisione storica e politica. E allora che succederà? Probabilmente non sapremo mai la verità, poiché ci sono persone che hanno interesse a tenerla nascosta. In questa situazione di stallo io non esito a schierarmi contro la scandalosa volontà di trovare colpevoli di comodo; è necessario nel modo più assoluto fare in modo che la Mambro, Fioravanti e Ciavardini non siano utilizzati come capri espiatori della strage. Si faccia luce sulla verità, si trovino i veri colpevoli.
Fioravanti, Ciavardini e la Mambro sono innocenti.