martedì 8 luglio 2008

La Regione va al risparmio sul vaccino contro il tumore al collo dell'utero


Nuovo Quotidiano di Puglia -

Gazzetta del Mezzogiorno - 29 giugno 2008

giovedì 3 luglio 2008

Bilancio e Conti Pubblici

Intervento del Consigliere Comunale Cosimo Piccione in sede di Consiglio del 17/06/2008

Da una notizia apparsa giorni fa sul Sole 24 Ore e Libero Mercato si evinceva che la Ragioneria dello Stato denunciava sindaci, presidenti di provincia e governatori regionali, dichiarando che i dati relativi ai bilanci degli enti locali e della pubblica amministrazione sono inattendibili e pieni di errori. Anche il nostro bilancio di previsione 2008 è stato presentato in ritardo, subendo peraltro una diffida da parte del Prefetto. Fatta questa premessa, mi accingo ad addentrarmi nei meandri del bilancio di previsione 2008 del nostro comune, il quale oltre ad essere un bilancio misero, sintetico al punto di essere incomprensibile, pieno di errori, con incoerenze nelle voci di spesa e pure in quelle di incasso, in un mix di irregolarità diffuse, sembra essere affetto da poteri esoterici, dove le cifre appaiono e scompaiono in base alla necessità più imminente.
Ora cercherò di essere quanto più chiaro possibile, tenendo conto che parliamo di cifre e ordinamenti. La mia prima preoccupazione, leggendo questo bilancio e la relazione dei Revisori dei Conti, è l’aver notato l’alto indebitamento del nostro comune, che implica il pagamento dell’alto costo di interessi passivi di ben 284.000 euro l’anno.
Un bilancio che presenta un avanzo fittizio di 199.000 euro. Il motivo per il quale questo bilancio, a mio parere, è artefatto, concilia con il fatto che, controllando il documento dei Revisori dei Conti, ci accorgiamo di molte difformità: cominciamo proprio dalla pagina 7 della relazione dei Revisori, dove si evince la prima irregolarità, sul prospetto n. 4, “verifica dell’effettivo equilibrio di parte corrente”, nella voce “spese”, dove compaiono i contributi per permesso di costruire di circa 400.000 euro, si denota una anomalia prodotta dal fatto che le spese derivanti da contributi di costruzione non possono essere utilizzati al 100% per spese correnti, in base all’articolo 2, comma 8, della Finanziaria 2008, il quale afferma che i proventi dalle concessioni edilizie e dalle sanzioni previste dal testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, possono essere utilizzati per una quota non superiore al 50% per il finanziamento di spese correnti e per una quota non superiore del 25% per spese di manutenzione del verde pubblico, delle strade e del patrimonio comunale. Inoltre la cifra di 400.000 euro sembra alquanto inverosimile, in base all’ultima verifica certa delle entrate derivanti da concessioni edilizie, e cioè quella del 2006 che si attestava a circa 100.000 euro, sembra quasi che Sannicola stia per costruire Sannicola 2! Chiedo una risposta in merito. Proseguiamo nello scoprire le bizzarrie di questo bilancio: nello stesso riquadro si nota l’ennesima cifra aleatoria di 190.000 euro, derivante da recupero evasione tributaria. La scissione di questa cifra stabilisce, che 100.000 euro debbano provenire dal recupero retroattivo dagli anni dal 2003 al 2007 dell’Ici sui terreni agricoli passati edificabili (Sentenza di Cassazione n. 25506). Con sommo piacere, noto che proprio su questo problema, Forza Italia, circa un anno fa, denunciò che nel bilancio di previsione 2007, la cifra di 150.000 euro, oggi divenuta 100.000, serviva soltanto a tappare qualche buco in bilancio. Forza Italia, inoltre sulla questione fece notare all’assessore Bramato che la sentenza di cassazione n. 25506 definita “sentenza Bersani”, che permette il recupero retroattivo, è potenzialmente anticostituzionale in base agli articoli 3 e 53 della Costituzione Italiana, per questo, prossimamente, la Corte Costituzionale si dovrà pronunciare in merito. Il nostro partito fece inoltre sapere ai cittadini che al momento della notifica di tali cartelle sarebbe stato loro diritto presentare ricorso in virtù della pronuncia della Corte Costituzionale.
Per quanto riguarda i restanti 90.000 euro, si tratta di tributi alquanto incerti, che provengono dal recupero TSRSU, che dovrebbero scaturire da un censimento della abitazioni non catalogate, tenendo presente che tale cifra è circa un dodicesimo dell’entrata totale derivante dalla TARSU, di circa 755.000 euro. Un altro punto molto strano proviene dalla cifra di 100.000 euro prodotta da plusvalenze da alienazioni. Questa cifra ha poteri di metamorfosi alquanto singolari. La domanda che rivolgo all’assessore dottor Bramato, è: come mai questa cifra derivante da beni di alienazione si trova nel titolo terzo delle entrate tributarie e non nel titolo quarto come da norma? Forse perché, stando nel titolo III, avrebbe rappresentato un avanzo di bilancio, che, diversamente non sarebbe stato possibile, tenendo conto che un avanzo di bilancio si ottiene dalla differenza tra le entrate tributarie dei titoli I, II e III meno la spesa corrente. L’anomalo è che la stessa cifra, a detta dei Revisori dei Conti, a pagina 14 del documento, dove rivelano, che i 100.000 euro che dovrebbero essere un avanzo di bilancio, servono per rimborsare delle quote capitali di alcuni mutui. Si deduce che la stessa cifra viene utilizzata su più fronti, in base alla convenienza. Andando avanti nello spulciare il documento dei Revisori dei Conti, un’altra visione insolita folgora la mia vista: esattamente a pagina 16 del documento, leggo testuali parole: “Investimenti con fondi propri” e “oltre agli investimenti elencati in precedenza, sono programmati altri investimenti derivanti da 400.000 euro, provenienti da oneri di urbanizzazione. In pratica, la stessa somma, come nel caso dei 100.000 euro, la troviamo utilizzata prima come spesa corrente e dopo come cifra da investire per opere pubbliche! Un altro importante dettaglio che si legge nel documento è l’ennesimo “sforamento”, che ha generato, anche per l’anno 2007, il mancato rispetto del patto di stabilità interna. Concludo il mio intervento dichiarando che voterò contrario a questo Bilancio aleatorio, errato e incoerente. Sono impaziente di vedere il consuntivo 2007 e il 2008.
Grazie.

Il Consigliere Comunale
Mino Piccione

mercoledì 2 luglio 2008

Soppressione della Commissione Edilizia Comunale

Intervento del Consigliere Comunale Geom. Giuseppe Monteduro in sede di Consiglio del 17/06/2008

Evidenzio che se l’attuale legislazione consente l’eliminazione della Commissione Edilizia, ciò significa che questo organo non ha più un peso effettivo, anche se continua ad esistere in più Comuni.

Certo non è un organo prettamente politico, ma non è nemmeno un organo prettamente tecnico, perché dell’istruttoria tecnica si occupa già l’ufficio competente che verifica il rispetto dei parametri urbanistici, ma è comunque un organo aperto e democratico.

L’attuale Commissione Edilizia in Sannicola dovrebbe interessarsi solo di una valutazione sull’aspetto paesaggistico ed è formata da tecnici preparati, i quali operano da anni sul territorio, e che per formazione o indirizzo sono focalizzati su diverse architetture e sono anche aperti ad affrontare tematiche non consone al loro modo di progettare.

Ogni progettista, infatti, ha il suo modo di vedere e chi gira nei diversi Comuni può rendersi conto dell’approccio delle diverse Commissioni .

L’eliminazione della C.E.C. , a parere personale, deve ritenersi un’arma a doppio taglio, in quanto nel caso in cui venissero presentati dei progetti innovativi, e nel caso in cui il Tecnico preposto al servizio avesse una visione “conservatrice” questi potrebbe essere più restio nel concedere pareri favorevoli all’approvazione progetto. Il suo parere sarebbe insindacabile in quanto non esiste alcuno organo preposto a controbattere.
E poi giudicare la C.E.C. una Commissione inutile mi sembra un’espressione assai ardua, voglio ricordare all’Assessore All’Urbanistica – Arch. Bidetti- che suo padre, l’amico prof. Bidetti, pace alla sua anima – è stato seduto al mio fianco per oltre dieci anni, in qualità di componente esperto delle C.E.C. , io mi chiedo se quel lavoro svolto da suo padre, con puntualità ed interesse, come pochi, insieme a quello di tanti altri componenti, lo ritenga inutile.
Si parla di un risparmio di costi per l’Amministrazione Comunale, ebbene per una valutazione, vorrei sapere quanto si è speso, nell’anno 2007 , per gettoni di presenza ai componenti la C.E.C. e quanto si spenderà per dare l’incarico ad un tecnico esterno, esperto di paesaggio, per esprimere il suo parere sui progetti.
La decisione di sopprimere la C.E.C. mi sembra giunta dopo la richiesta del Comune e l’ottenimento dei nomi dei rappresentanti degli Ordini professionali, ora questa volontà di sopprimere la C.E.C. non vorrei fosse nata con l’idea precisa di eliminare dei componenti scomodi.
La C.E.C. in Sannicola è servita a far apprendere a tanti tecnici giovani, la pratica amministrativa, il modo legale per progettare, ha insegnato a paragonarsi con altri tecnici più anziani ed a carpire il loro sapere. Ora noi dovremmo abolire un scuola di democrazia, di confronto, per passare ad un metodo egocentristico e dittatoriale.
Allora fatelo voi della maggioranza, perché io ritengo sia opportuno che la Commissione Edilizia rimanga e mantenga il suo ruolo di valutazione dei progetti e che lasci lo spazio ai progettisti di potersi esprimere.
E comunque sarei più propenso alla diminuzione del numero legale dei presenti, che attualmente è della metà più uno, ad un numero minimo di tre oltre al tecnico comunale relatore ed al presidente.

Il Consigliere Comunale
Giuseppe Monteduro